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IL VALORE UMANO NELL’ERA DELL’AUTOMAZIONE

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Secondo l’antropologo Arnold Gehlen (L’uomo nell’era della tecnica, 1957) e molti altri, la tecnologia è stata da sempre il mezzo utilizzato dall’uomo per supplire alle sue carenze fisiche e mentali e quindi è il prolungamento dei nostri sensi. In altre parole la tecnologia costituisce per l’uomo un’estensione del suo corpo, delle sue capacità fisiche e psichiche, è una protesi che permette la costituzione di una realtà aumentata. Per esempio, il martello estende la nostra mano per la forza, l’automobile estende il nostro piede per la velocità, il telefonino estende il nostro orecchio e la nostra bocca per aumentare la nostra capacità di comunicazione.

Il valore dell’uomo quindi non verrà mai annullato dalla tecnologia perché l’uomo stesso è tecnologia.

Nel corso del tempo, il progresso tecnologico ha prodotto strumentazioni sempre più efficaci ed efficienti e con la diffusione dei software esse  hanno sostituito il lavoro dell’uomo in molte funzioni manuali e di gestione. Questo processo di sviluppo ha reso sicuramente non più necessarie alcune professionalità spesso usuranti o alienanti.

Un’azienda che fa della qualità il punto di riferimento della sua intera attività, come lo è Meccanostampi, sa che  l’uomo sarà sempre al centro dei suoi processi perchè darà un apporto che nessuna macchina, per quanto evoluta, darà mai.

In questo senso Meccanostampi ha rivoluzionato la propria gestione del processo della produzione delle impronte degli stampi con l’inserimento di un’isola di lavoro completamente automatica che garantisce un’ottimale gestione delle attività.

Questa nuova tecnologia e organizzazione ha permesso, grazie a un monitoraggio globale di tutte le fasi di lavorazione per ogni commessa, un aumento della produttività, l’abbattimento della difettosità, la riduzione dei tempi morti dovuta al fermo delle macchine e un considerevole incremento delle ore di utilizzo annue, oltre a una previsione molto precisa dei tempi di lavorazione e quindi delle date di consegna degli stampi. L’eliminazione delle attività manuali non ha però significato la rinuncia al fattore umano: il punto decisivo per rendere possibile il riassetto della produzione è stato infatti il ricollocamento delle figure professionali, prima impegnate nel supportare e coordinare le fasi della produzione e ora a capo del processo di gestione completamente automatizzato.

L’isola di lavoro prevede lavorazioni di fresatura ed elettroerosione a tuffo, asservite da più robot per la movimentazione dei particolari da lavorare, oltre a sistemi di misura in linea a garanzia del rispetto delle specifiche richieste. Grazie ad un layout modulare, Meccanostampi conta di proseguire nello sviluppo dell’isola di lavoro, consolidare il rapporto con i propri clienti e far crescere la propria posizione sul mercato andando a cogliere le nuove opportunità che questa continua ricerca dell’eccellenza tecnologica sta generando.

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